La Storia

La nostra storia

La storia della scuola

L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” si è formato il 1° Settembre 2000, a seguito del dimensionamento, conseguente alla Legge per l’Autonomia Scolastica.In conseguenza di ciò sono stati riuniti nello stesso Istituto, con un unico Dirigente, i plessi scolastici della Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I° grado di Melissa e della frazione Torre Melissa.L’Istituto Comprensivo ricade su due sedi, il capoluogo Melissa e la frazione Torre Melissa le quali, poggiando su ambienti geograficamente differenti per caratteristiche socio-economiche e culturali della popolazione residente, si caratterizzano per la presenza di una utenza piuttosto diversificata.Sul piano sociale i pochi stimoli culturali incidono sui processi di formazione delle nuove generazioni e sull’intera popolazione che, in larga parte, tenta di allontanarsi da stili di vita ormai superati cercando di allargare la sfera dei valori entro la quale muoversi o costruire il proprio modello di vita e di migliorare la propria condizione sia economica che culturale. Proprio la cultura è considerata valore inalienabile per molti. Da qui l’interesse di buona parte delle famiglie nei confronti della scuola vista come luogo di esercizio culturale e delle problematiche ad essa connesse prima fra tutte quella di indirizzare i giovani in funzione delle reali capacità e delle opportunità di scelte autonome. Oltre alla scuola sono scarse le opportunità di aggregazione dei ragazzi in centri con finalità formative. Durante il tempo non scolastico, alcuni frequentano la parrocchia e l’oratorio, alcuni praticano calcio, attività musicali, danza; la maggior parte in mancanza di stimoli ricreativo – culturali, fruiscono per lungo tempo dei messaggi televisivi creando il problema di una gestione critica dei mass media. Pochi sono i ragazzi abbandonati a se stessi che preferiscono la strada esponendosi a situazioni di alto rischio di devianza. Molti ancora, soprattutto nel capoluogo, fanno uso continuo del dialetto e ciò, insieme alla mancanza di abitudine alla lettura, non agevola le abilità espressive.In una tale realtà il ruolo della scuola appare chiaro in tutta la sua portata: essa deve sopperire a carenze strutturali e formative con interventi educativi mirati ad avviare processi di cambiamento, di sviluppo culturale e della coscienza critica degli allievi i quali, possono trarre positivi insegnamenti dalla pratica di quei valori e di quei principi tipici della civiltà contadina che caratterizzano ancora la comunità di Melissa.